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Imprese manifatturiere in Lombardia - andamento economico nel 1° trimestre 2019

Dichiarazione del Presidente di Confindustria Lombardia Marco Bonometti

Milano, 15 maggio 2019 – “I dati di Unioncamere, Confindustria e Regione Lombardia confermano i timori che gli industriali lombardi avevano espresso a più riprese nella seconda parte del 2018: il rallentamento rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente è significativo e, visto il ruolo storico di anticipatore della tendenza nazionale, dalla Lombardia arriva oggi un nuovo campanello d’allarme.

Ad allarmare di più è il rallentamento significativo degli ordini esteri sui quali le incertezze del commercio internazionale pesano al punto da far crollare la quota di fatturato estero sul totale al 38,9. C’è poi un punto di debolezza tutto italiano relativo al mercato interno: in periodi di incertezza come quello attuale avere una domanda interna che supporta l’economia del Paese diventa un imperativo. Ma è sotto gli occhi di tutti che le scelte del governo continuano ad andare in un’altra direzione”.

“Sul fronte interno c’è bisogno invece di uno shock in grado di stimolare la domanda interna, shock che potrebbe venire dall’abbattimento del cuneo fiscale, consentendo di mettere più soldi in tasca ai lavoratori, dagli investimenti in infrastrutture e dal reale sblocco delle opere ferme, senza dimenticare il capitolo formazione: in Italia, come proposto da Confindustria al Ministro, bisogna aumentare di un punto di PIL gli investimenti in education (attualmente al 3,4%) altrimenti il gap di competenze con i nostri competitors diventerà incolmabile. Chiusa la campagna elettorale bisognerà prendere le misure che servono davvero al Paese”.

Allo stato attuale l’Europa è schiacciata tra Cina e USA, troppo frammentata e debole per proteggerci e, a 10 giorni da Elezioni europee che rappresentano uno spartiacque per il futuro dell’UE e dell’Italia, è dovere degli imprenditori sottolineare quanto la dimensione di Paese integrato nel quadro dell’Unione Europea sia vitale e imprescindibile.

Tre i pilastri sui quali, secondo Confindustria Lombardia, si dovrà concentrare l’azione dell’Unione Europea a partire dal 27 maggio: Industria e innovazione, Piano strategico per l’automotive e infrastrutture. Dobbiamo inoltre fare sistema affinché l’Italia, in quanto seconda manifattura europea e settima a livello mondiale, ottenga una delega importante e decisiva in Commissione Europea”. “Per gli industriali la direzione giusta da intraprendere è ‘più Europa, meno burocrazia’

Leggi il documento di Confindustria Lombardia Proposte per una politica europea’

Allegati


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