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'Fare sistema per contrastare concorrenza sleale cinese. Agire su costi materie prime e filiere'

Dichiarazione del Presidente di Confindustria Lombardia Marco Bonometti

Milano, 24 giugno 2021 – “Le parole pronunciate ieri in Parlamento dal Premier Draghi sulla concorrenza sleale della Cina sono una incontestabile lettura del nostro vissuto industriale. E   la Cina non è unico attore in campo.

In questa fase di profonda trasformazione economica e geopolitica, che la pandemia sta fortemente accelerando, nuove forme di tutela, comunitarie e nazionali vanno individuate in tempo pressochè reale se si vogliono mantenere mercati e produzioni nei nuovi assetti di una globalizzazione profondamente differente da quella che abbiamo vissuto nell’ultimo quarto di secolo.

La complessità del momento balza evidente dalle tante aree e tematiche all’attenzione dei mondi produttivi. Aree, tematiche e problemi che vanno, tra l’altro, affrontati contemporaneamente per mantenere un equilibrio di sistema. Dallo sviluppo del digitale, alle infrastrutture fino a come organizzarsi a fronte delle forti tensioni sulle materie prime ritengo quanto mai urgente la definizione di politiche industriali in senso lato per tutelare il mondo della produzione e del lavoro.

Premessa di queste politiche industriali è la ridefinizione delle regole della concorrenza, regole che dovranno essere alla base dei nuovi processi di globalizzazione che citavo poc’anzi.

Penso ad uno dei settori che mi vede impegnato come imprenditore. La recente carenza di semiconduttori che ha investito il mondo automotive ha causato ritardi e rallentamenti produttivi. Nessuno dei grandi produttori è rimasto immune dalla carenza di forniture e si stima che le case automobilistiche dovranno sostenere maggiori costi per 91 miliardi.

Il mercato viene alterato così tanto da rendere necessari interventi a breve. Per impedire eccessive fibrillazioni di segmenti importanti delle economie nazionali servirebbe una soluzione a livello comunitario. Subito dopo saranno necessarie regole e tutele per garantire una concorrenza leale.

Il proposito del Ministro Giorgetti di dar vita in Italia ad una gigafactory per la costruzione di batterie per le auto elettriche è lodevole oltre che lungimirante, così come la volontà del Ministro Cingolani di sfruttare il PNRR per rafforzare le nostre filiere in un rinnovato quadro di collaborazione europea.

La via è quella giusta ma bisogna fare presto perché durante quest’anno il gap rispetto ai competitors globali si è accentuato.

La sfida è epocale, perciò bisogna fare sistema: le industrie italiane sono disponibili a mettere a disposizione del governo il proprio know-how in tema di supply chain e fabbisogno, e a supportare il Presidente Draghi e il suo Governo per dare all’Italia un ruolo tra i primi Paesi industriali e sostenibili al mondo”.

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